Macerata deve il suo nome da “maceriae”, cioè i materiali recuperati dall’antica città “Helvia Ricina” distrutta nel VI secolo, ed usati per ricostruire la nuova città.
Nel 1138 il centro si trasformò in libero comune, ed il primo palazzo del Comune fu costruito nel 1286. dopo che il governo cittadino ebbe stretto alleanze politiche con i potenti signori della zona, la città cadde sotto il dominio della Chiesa.
Dopo secoli di pace e di benessere, la città fu scossa dall’arrivo di Napoleone Bonaparte, che, prima di firmare il trattato di Tolentino , si stabilì a Macerata per un breve periodo.
Nel 1799 gli stessi Francesi saccheggiarono e distrussero la città; lo stesso episodio fu ripetuto ancora nel 1808. Nel 1860 si costituì ufficialmente la provincia di Macerata, che all’epoca era tornata sotto il dominio dello Stato della Chiesa.
Arena Sferisterio
In stile neoclassico è in pratica un anfiteatro per il gioco della palla al bracciale. Unico in Italia, venne realizzato nell'Ottocento su progetto di Ireneo Aleandri. Ha una capienza di settemila spettatori e ospita anche la stagione lirica
Loggia dei Mercanti
Porticato con loggia in stile rinascimentale toscano che si affaccia su Piazza della Libertà
Santa Maria delle Vergini - Escursione
A soli due chilometri dal centro, questa chiesa cinquecentesca custodisce opere del Tintoretto
Helvia Ricina - Escursione
Antica città romana distrutta dai Visigoti. I resti del teatro e della città sono a 6 chilometri da Macerata
Loreto - Escursione
A 32 chilometri da Macerata, in provincia di Ancona. Da vedere Piazza della Madonna, sulla quale si affaccia il palazzo Apostolico e lo splendido Santuario della Casa, alla cui basilica lavorarono tra gli altri Bramante, Sansovino e Vanvitelli
Camerino - Escursione
A 49 chilometri da Macerasta. Da vedere piazza Cavour, sulla quale s affacciano il Duomo, il palazzo dei Vescovi e quello dell'Università