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La cittadina ( m 604, ab. 4911 ) è situata in una conca delimitata da una catena montagnosa e bagnata dai fiumi Sordo e Torbidone. Venne fondata nel V secolo a.C. con nome di Nursia e passò dal dominio sabino a quello romano nel 209. Posizionata in modo strategico tra la via Flaminia e l’ Adriatico, svolse un importante ruolo territoriale. Nel V secolo divenne diocesi e, dopo il saccheggio dei longobardi e dei saraceni, libero Comune con conseguente edificazione della cinta muraria nel XIII secolo. Nel 1328 venne distrutta dal terremoto e lo stesso destino le toccò anche nel 1567, nel 1703 e nel 1730. Oggi è rinomata soprattutto per la produzione artigianale delle pregiate carni suine e dei tartufi neri, in onore dei quali si svolge ogni anno la sagra in febbraio.
Da vedere
Palazzo comunale: situato sulla suggestiva P.zza di S. Benedetto, presenta caratteristiche medievali e una bellissima loggia con leoni ricostruita nel 1876 in seguito al terremoto. All’interno sono custoditi stalli lignei del Priore, gli stemmi comunali realizzati con essenze vegetali ( ora in fase di restauro ) e il reliquiario di S. Benedetto.S. Benedetto : edificata in epoca medievale e ristrutturata più volte, conserva in parte la facciata originaria del Trecento. Sul fianco il Portico delle Misure risalente al Cinquecento e all’interno una Madonna e santi nursini di Vincenzo Manenti, S. Benedetto e Totila di Filippo Napoletano e Risurrezione di Lazzaro di Michelangelo Carducci. Duomo: di origine medievale, fu anch’esso più volte ricostruito in seguito ai sismi. Conserva opere di Giuseppe Paladini e Cristoforo Roncalli. Castellina: edificata nel 1554 su progetto del Vignola, la rocca conserva ancora le caratteristiche originarie. Presenta una struttura quadrilatera con torrioni che racchiudono un bel cortile dominato da una statua romana togata. Oggi vi è stato allestito il Museo civico – diocesano. Parco Nazionale dei Monti Sibillini: non lontano dalla città si estende per ben 70 000 ettari questo parco che occupa in parte anche il territorio marchigiano e che risulta sovrastato dal Monte Vettore (m 2476) .Ricoperto di lecci, roverelle, pini e faggi presenta anche numerosissimi corsi d’acqua, che non solo arricchiscono il patrimonio idrico della regione ma offrono anche scorci paesaggistici notevoli, tra i quali ricordiamo quello del bacino Piano Grande che insieme alle altre conche forma il sistema degli altipiani di Castelluccio.
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