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Cesena (Zisêna in romagnolo) è una città di 94.078 abitanti situata in provincia di Forlì-Cesena (FC, già FO, quando la provincia si chiamava provincia di Forlì).
La città è fondata probabilmente in epoca umbro-etrusca ma è con l'arrivo dei Romani, che scacciano i Galli, che Cesena inizia ad assumere un certo rilievo politico, economico e militare. Con ogni probabilità è nei pressi delle attuali frazioni di Calisese e Casale, dove scorre il Pisciatello (indicato da molti storici come il vero Rubicone) che il 10 gennaio 49 a.C. Gaio Giulio Cesare dà inizio alla Guerra civile romana (49 a.C.).
È nota come città dei Tre Papi, anche se la definizione è fuorviante, perché diede i natali a due papi (Pio VI e Pio VII) mentre ospitò il vescovado di altri due (Pio VIII e Benedetto XIII).
L'etimologia del lemma Cesena (dal latino Caesena) non è ancora stata accertata. Tra le ipotesi più accreditate vanno menzionate le seguenti: diversi studiosi sostengono che l'origine del nome risalga al Torrente Cesuola, che attraversa il cuore della città. Altre fonti ipotizzano che il prefisso caes- rimandi al termine desueto "cesina" (cioè, "terra disboscata"), cui si è aggiunto il suffisso -ena, di origine etrusca. Altri ancora ritengono che Cesena derivi dall'etrusco "Caizna", oppure dal latino "caedo".
Cesena è una città ricca di arte e storia: fra i vari monumenti cittadini, si ricordano la Rocca Malatestiana, il perimetro della cinta muraria che ancora oggi racchiude il centro storico della città, conservando gran parte dei torrioni e delle porte, la suggestiva piazza del Popolo, con al centro la Fontana di fine Cinquecento denominata "Fontana Masini", l'importantissima Biblioteca Malatestiana (dal 19 maggio 2006 inserita nel Registro Unesco della Memoria del Mondo, primo bene italiano a farne parte), primo edificio al mondo nato e concepito per svolgere la funzione di biblioteca (1454), una biblioteca che già il grande umanista Flavio Biondo riteneva una delle migliori d'Italia, e la basilica benedettina del Monte, che ospita opere pittoriche di notevole valore storico-culturale.
Da vedere
Di valore storico-artistico anche il Duomo cittadino, dedicato a San Giovanni Battista, in stile gotico romano, risalente alla fine del 1300, con una cripta che racchiude da secoli le spoglie di san Mauro. Il tempio conserva senza dubbio la massima opera scultorea conservata a Cesena, realizzata fra il 1494 e il 1505 dallo scultore lombardo Giovanni Battista Bregno da Osteno. Entro la nicchia racchiusa fra due pilastri decorati con candelabre "all'antica" lo scultore ha raffigurato, al centro, Cristo che raccoglie il proprio sangue in un calice fra i santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista e, ai lati, Carlo e Camillo Verardi inginocchiati. Nei tondi, la Vergine Annunziata e l'Arcangelo Gabriele; il coronamento, nel quale si ipotizza fosse originariamente la figura del Padre Eterno, contiene oggi una conchiglia novecentesca
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