| Benvenuto a SCHIO
Adagiata lungo il torrente Lèogra, Schio (200 s.l.m. ab. 36360 Prov. Vi ), è tra i maggiori centri produttivi del Veneto. L’antica “Schledum” cominciò a imporsi dopo il 1123 quando vi si trasferì la pieve di Belvicino. Comune dal 1228, poi dominio scaligero, visconteo e veneziano fino a 1796. La nascita dell’azienda laniera di Francesco Rossi (1817) e la successiva costituzione della società anonima “Lanificio Rossi” (1873) sanciva l’affermarsi della maggiore impresa del settore nel nostro paese.
Da vedere
Il Duomo, settecentesco, ampliato nel 1879 dall’architetto Negrin, che fu realizzatore di molte delle commesse dei Rossi, nella sacrestia ospita una tela di Palma il Vecchio; di fronte il neoclassico palazzo Da Schio, e poco più in alto i resi del Castello vicentino, abbattuto nel 1514. La quattrocentesca chiesa di S. Francesco ha un pregevole coro in legno del 1509, una rinascimentale pala di S. Caterina e affreschi con storie dell’ordine del XV-XVI sec. Lungo la centrale via Pasubio, gli stabilimenti della Fabbrica alta (completati nel 1862 su modelli nord-europei) costituiscono un’eccezionale testimonianza di archeologia industriale, e attendono da tempo una nuova destinazione d’uso. Nei dintorni, gli stabilimenti termali di Recoaro e il Sacello-Santuario del Pasubio (1217 s.l.m. ) eretto nel 1926 in memoria e a riposo di oltre 5000 caduti italiani e austriaci durante la Grande Guerra. Da considerare anche la possibilità di escursioni sul massiccio del Pasubio (2235 s.l.m. ) culminate nella cima Palòn.
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