| Benvenuto a SANSEPOLCRO
La fondazione del centro storico viene fatta risalire al X secolo; secondo la tradizione locale fu opera di Arcano ed Egidio, due pellegrini di ritorno dalla terra santa che vi fondarono una comunità monastica. Le prime fonti storiche parlano di una abbazia camaldolese. Attorno al monastero si sviluppò, successivamente, il nucleo del centro storico cittadino che raggiunse la fisionomia attuale agli inizi del XIV secolo. Dopo 50 anni come libero comune, nel 1301 Borgo a Santo Sepolcro passò sotto la signoria di Uguccione della Faggiuola e, un ventennio dopo, di Guido Tarlati. La cittadina, coinvolta negli scontri fra guelfi e ghibellini, subì varie dominazioni fino alla definitiva conquista pontificia e la successiva cessione ai Malatesta nel 1370. Nel corso della terza decade del XV secolo divenne un feudo di diversi condottieri: Niccolò Fortebraccio e, successivamente, Bartolomeo d'Alviano e Niccolò Piccinino. Nel corso degli eventi della battaglia di Anghiari, 2.000 uomini di Sansepolcro si unirono all'esercito di Piccinino per combattere contro la lega pontificio-fiorentina.
Da vedere
Casa di Piero della Francesca:Raffinata testimonianza di architettura quattrocentesca, la casa fu fatta costruire da Piero della Francesca e presenta elementi che richiamano il Palazzo Ducale di Urbino. Oggi la Casa è sede della Fondazione Piero della Francesca-Centro di studi e ricerche sulla cultura del Rinascimento. Il Museo Civico di Sansepolcro possiede alcune straordinarie opere di Piero della Francesca. Il Duomo, titolato a San Giovanni Evangelista, venne costruito intorno al secolo XI e rimaneggiato a più riprese nel corso dei secoli successivi. Della costruzione originaria rimangono oggi pochi elementi. La facciata si presenta nella sua antica forma grazie ai restauri che ne hanno riprodotto le forme originarie. L'interno del Duomo si presenta a tre navate rette da colonne, in stile romanico-gotico. Sull'altare maggiore è possibile ammirare un polittico raffigurante la "Risurrezione" dipinto nel XIV secolo da Francesco di Segna.
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