| Benvenuto a LAVELLO
L'abitato di Lavello ha origini molto antiche come è testimoniato dal ritrovamento di alcuni resti di un villaggio dell'età del ferro. Era chiamato anticamente Labellum e si originò dall'agglomerato daunio-romano di Forentum. Ebbe un certo sviluppo trovandosi lungo i tratturi della transumanza che collegavano le zone interne al Tavoliere. Infatti il nome Labellum deriva da labrum, (abbeveratoio in latino). L'abitato è situato su di un altopiano che guarda verso la Puglia, sulla destra del fiume Ofanto. Fu abitata dai Dauni e poi da Normanni e Svevi che vi edificarono la loro fortezza. Sede vescovile dal secolo XI, assunse notevole importanza quando Federico II restaurò ed ampliò la rocca longobarda in cui morì, nel 1254, Corrado IV. Fedele a Manfredi partecipò attivamente alla rivolta ghibellina del 1268.
Da vedere
Il castello, ora sede del municipio, è una costruzione di epoca sveva trasformata nel secolo XVII, con facciata animata nella parte sinistra da una torre semicircolare, nell'angolo di destra da un corpo aggettante coronato da loggia. L'edificio accoglie anche un antiquarium in cui si conservano reperti dell' età del ferro, provenienti dalla zona, ceramiche indigene e italo-greche e varie iscrizioni in lingua latina ed ebraica.
La Chiesa di Sant'Anna fu rifatta nel secolo XVIII su una fabbrica trecentesca e possiede un' Annunciazione tardo-cinquecentesca dipinta dai napoletani Antonio Stabile e Costantino Stabile. Nel territorio vi sono i resti di una costruzione termale romana e di un sepolcreto paleocristiano; nel 1963 furono rinvenuti materiali databili all' Eneolitico.
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