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Iglesias (in sardo Igrèsias), città di circa 30.000 ab. della Sardegna sud-occidentale, nel Sulcis-Iglesiente, capoluogo (con Carbonia) della provincia di Carbonia-Iglesias e sede vescovile (Diocesi di Iglesias).
Prima Villa di Chiesa sotto il dominio pisano e poi Iglesias sotto la dominazione degli Aragonesi nel XVI secolo, la città cominciò ad acquistare una certa importanza a partire dal XIII secolo sotto la dominazione di Pisa, grazie ad un nuovo impulso nell'estrazione del carbone, della blenda (minerale di zinco) e della galena (minerale di piombo), nonché di modeste quantità d'argento.
La famiglia pisana Della Gherardesca vi costruì un castello (conservatosi quasi intatti fino ad oggi) e finanziò la costruzione di diverse chiese, la prima delle quali fu, presumibilmente, quella di Nostra Signora di Valverde nel 1200; molte altre chiese sorsero negli anni a venire, tante da determinare il nome della città.
Iglesias conobbe alti e bassi nel corso della sua storia a causa dell'economia quasi esclusivamente legata alle risorse minerarie. I momenti di maggior splendore vanno ricercati durante le già citate dominazioni pisana e aragonese (testimonianza di ciò la presenza di una zecca propria nella quale venne coniata una moneta in mistura d'argento chiamata Alfonsino), durante il dominio sabaudo nella seconda meta del XVIII secolo, sul finire del XIX secolo (Quintino Sella sponsorizzò l'estrazione mineraria e si meritò gloria imperitura con un monumento nella piazza principale della città), e durante il Ventennio mussoliniano.
Una diga di sterili di una miniera di piombo e zinco in prossimità della città. Nel XXI secolo, finita per sempre la ricchezza mineraria (pochissime miniere continuano a sopravvivere), Iglesias cerca di convertirsi a città turistica per via delle attrazioni di epoca medievale. Diverse iniziative sono nate (corteo medievale, gara dei balestrieri, ecc..) e la città si sta rifacendo il trucco per assomigliare sempre di più a quella di cinquecento anni fa.
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