| Benvenuto a CASARANO
Le origini di Casarano sono molto incerte. La tesi più probabile è che sia stata fondata da un centurione romano di nome Caesar. Il primo nucleo abitativo si concentrava dove oggi sorge l'antica chiesa paleocristiana di Casaranello. In seguito, gli abitanti scelsero di spostarsi verso le colline della serra salentina e pian piano l'antica Casarano (Caesarani parvi o Casaranello) andò gradualmente a scomparire per dar vita alla nuova Casarano (Caesarani magni) La città ha dato i natali a numerosi personaggi celebri tra cui spiccano Pietro Tomacelli, salito al soglio petrino col nome di Bonifacio IX e Francesco Antonio Astore, uno dei fautori della Repubblica Partenopea ed insigne letterato.
Casarano ospita la chiesetta paleo-cristiana di S. Maria della Croce, fra i più antichi luoghi di culto cristiano al mondo, con mosaici del v secolo nella zona presbiterale e affreschi d'epoca bizantina.
In campagna, verso Ruffano, la cripta basiliana del Crocefisso, anch'essa affrescata. Il tipico barocco leccese è qui rappresentato dalla parrocchiale del XVIII secolo dedicata a Maria SS. Annunziata. All'interno si possono ammirare numerosi dipinti tra cui alcuni del leccese Oronzo Tiso e del Coppola. Bellissimo è l'altare maggiore in marmi policromi così come la balaustra. 9 sono gli altari laterali in pietra leccese finemente lavorati che rappresentano il massimo esempio di barocco leccese. Dietro l'altare maggiore si colloca il coro ligneo del 1700; della stessa epoca è la balaustra della cantoria e l'organo a canne. Nella parete di controfacciata, vi è collocato un dipinto di 50 mq che raffigura l'episodio biblico della fornace di Babilonia, attribuito al Tiso.
Particolare e degna di menzione è la colonna dedicata al patrono della città San Giovanni Elemosiniere, che sorge sul centro geografico di tutto l'abitato.
Fuori dall'abitato si erge una collina di circa 160 metri d'altezza, dalla quale è possibile scorgere il panorama della città e delle campagne circostanti. Proprio su quest'altura ha sede la Chiesa della Madonna della Campana, protettrice della città assieme a San Giovanni Elemosiniere.
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