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In posizione panoramica sopra un colle vulcanico, al piede settentrionale del Vulture in provincia di Potenza, sorge Melfi, un piccolo centro agricolo-forestale e commerciale. L'abitato si concentra sulla sommità di un colle intorno alla piazza del Municipio e presenta una struttura urbanistica medievale con vie strette, dal tracciato irregolare e racchiusa da un'imponente cinta muraria che le conferisce il carattere di fortezza militare.Sebbene ci siano numerose testimonianze che collocano Melfi in epoca romana, la nascita effettiva del centro urbano è da collocarsi in periodo longobardo, a partire dall'VIII-IX secolo, quando le aree interne dell'Appennino divennero contesa zona di confine dell'Impero bizantino. E' in questo periodo che la città ebbe un importante ruolo di cerniera tra i due grandi poteri, il cui confine non era mai stabile. L'impianto del centro storico risale al periodo normanno-svevo. Si sviluppa a cono al di sotto del congiungimento lungo il crinale fra il Castello e il Duomo.
Da vedere
Il Castello: le otto possenti torri, il grande ponte in muratura e il bellissimo fossato, suggeriscono la vocazione difensiva del maniero. La pianta dell'edificio evidenzia la mancanza di una fisionomia unitaria, dovuta ai differenti interventi effettuati nel tempo: i lavori voluti da Federico II, gli interventi angioini, quelli di Giovanni II Caracciolo e dei Doria. L'insieme della struttura è, comunque, di grande suggestione e bellezza, soprattutto per le torri e la cinta che sembrano aggrappate alla roccia a picco sul fiume sottostante. All'interno, possiamo vedere il sarcofago di Rapolla, realizzato nella seconda metà del II secolo, decorato nella parte inferiore da divinità ed eroi e sul coperchio da una giovane donna. Troviamo, sempre nella parte esterna, la torre dei Cipressi, la torre ovest,la torre angioina e la torre del Marcangione, di età federiciana e chiamata così perchè al suo interno fu tenuto prigioniero il brigante. All'interno delle mura abbiamo invece, la corte principale, il palazzo Doria , la Cappella gentilizia e il cortile della Cisterna. Museo nazionale archeologico del Melfese: allestito nel Castello, fu istituito nel 1976 come museo del territorio, conserva reperti che vanno dal VII al III secolo e che testimoniano la presenza in zona di popolazioni daune, lucane e sannite.
Informazioni turistiche
Apt tel. 0971.411839
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